A London i selfie senza veli diventano dipinti: la mostra da non perdere
Scopri “Soft Exchanges” di Drea Cofield alla Soho Revue.
Quest’artista trasforma i tuoi selfie senza veli in dipinti. Soho Revue a Londra presenta “Soft Exchanges”, una personale dell’americana pittrice Drea Cofield. Vulnerabilità, desiderio e controllo sono in primo piano in questa intima mostra.
La mostra prosegue il progetto a lungo termine di Cofield, “Send Me Your Selfies”, avviato nel 2012, in cui l’artista trasformava i selfie inviati in ritratti intimi. Ispirate alle immagini condivise da adulti consenzienti, le opere esplorano come le tecnologie digitali stiano plasmando il modo in cui viviamo desiderio e autodeterminazione. Le immagini vengono, in sostanza, “rallentate” dall’atto pittorico, restituendo la complessità di ogni figura e donando un senso di presenza. Con l’invio dei propri scatti, le donne riaffermano il controllo su come vengono rappresentate, sovvertendo le dinamiche tradizionali del nudo femminile nella storia dell’arte. Qui le modelle sono al contempo autrici e protagoniste delle proprie immagini.
I ritratti si distinguono perché rifuggono qualsiasi glamour e idealizzazione, e includono le ‘imperfezioni’ e i dettagli quotidiani, come il caricatore dello spazzolino elettrico o il bucato riflesso in uno specchio inclinato. Questi aspetti conferiscono ai dipinti un senso di tempo e di luogo, un ancoraggio al reale. Anche le pose sono un indicatore significativo di come le donne si percepiscono: schiene inarcate e seni protesi in avanti, oppure, altrove, gesti più sommessi, come una figura a suo agio nella vasca, aggiungono sfumature alle aspettative sul corpo femminile. Talvolta il corpo semplicemente è.
In “Soft Exchanges”, Cofield propone un modo alternativo di guardare e amplia il diritto di essere viste alle proprie condizioni. È una splendida esplorazione della rappresentazione e dell’intimità femminile.
Questa è l’ultima occasione per vedere la mostra, attualmente in corso presso la Soho Revue a Londra, fino al 31 ottobre.
Intanto, dai un’occhiata a questa mostra che ripercorre la storia del nudo femminile.
















